Cosa vedere a Palazzo Adriano

Cosa vedere a Palazzo Adriano, ecco un breve elenco diviso per categorie.

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 Chiesa di Maria Santissima Assunta

Chiesa di Maria Santissima AssuntaLa Chiesa di Maria Santissima Assunta (XVI secolo),  di rito bizantino, è sita in Piazza Umberto I, nella parte centrale di Palazzo Adriano. Venne costruita nel 1532 e ristrutturata nel 1770, quando venne ampliata, perdendo, così, la sua originaria forma a croce greca. La Chiesa, oltre ad essere un monumento in cui sono riportati gli elementi fondamentali della teologia orientale, contiene anche le tombe di alcune personalità illustri della comunità albanese con le prime lapidi esistenti in lingua albanese, oggetti questi di grande interesse storico e culturale. L’interno presenta tre navate decorate con stucchi dorati e dieci grandi tele risalenti alla metà del XIX secolo e dipinte da artisti dell’epoca. Il prospetto principale, a pilastri e nicchie, è in pietra lavorata; presenta un notevole sopraportale ed una breve scalinata in pietra. I gradini laterali sono in conci di tufo: secondo una tradizione popolare, era usanza del re Ferdinando IV di Borbone arrivare a cavallo fino all’ingresso della chiesa ogni qualvolta si recava a Palazzo Adriano. La chiesa è dotata di sagrestia e di un campanile, ricostruito alla fine della seconda metà del XIX secolo. Alcune cappelle sono state probabilmente adornate con il contributo dei notabili del luogo, come i baroni Di Maggio per la navata destra o i baroni Mancuso per la cappella a destra del presbiterio che porta un cancello con il loro cognome. Notevoli i quadri del pittore palermitano Giuseppe Patania sulle pareti della navata. Di notevole interesse artistico è anche la pregiata Vara Processionale, contenente il Santissimo Crocifisso portato in paese da profughi albanesi prima del 1482.

Chiesa di Maria Santissima del Lume

Chiesa di Maria Santissima del LumeLa Chiesa di Maria Santissima del Lume (XVIII secolo), di rito latino, è sita in piazza Umberto I, nella parte centrale di Palazzo Adriano. È’ la Chiesa Madre di Palazzo Adriano. Fatta costruire dal barone Schirò negli anni quaranta del Settecento, sull’antica chiesa di San Sebastiano. Presenta una struttura architettonica interna a tre navate con dodici colonne a due blocchi; gli altari laterali sono adorni di preziose pitture di grande valore artistico appartenenti alla scuola di Pietro Novelli e al pittore Zoppo Ganci, risalenti al XVII sec. Il prospetto principale presenta tre nicchie contenenti le statue di san Pietro, san Paolo e san Michele Arcangelo. Le facciate laterali sono in pietra viva, mentre la volta e l’abside sono decorate da alcuni affreschi. La chiesa è dotata di sagrestia e campanile: quest’ultimo dispone di un orologio meccanico, costruito nel XX secolo. La chiesa è stata disegnata da Francesco Ferrigno di Palermo, la torre campanaria è stata costruita nel 1751 e abbellita nel 1900 con un orologio costruito dai fratelli Scibetta di Bisacquino (PA).

Chiesa di Maria Santissima del Carmelo

La Chiesa di Maria Santissima del Carmelo (XVI secolo) è sita in via XX Settembre, nella parte centrale del paese. A navata unica, presenta un portale con colonne dai capitelli corinzi.

Chiesa di San Giovanni Battista

La Chiesa di San Giovanni Battista è sita in via E. Amari. All’interno reca un’icona del 1965 che raffigura San Giovanni Battista.

Chiesa di Sant’Antonio.

Chiesa della Madonna della Pietà (XVIII secolo).

Santuario di San Nicola

All’interno del Santuario di San Nicola (XVI secolo), di rito bizantino, viene custodita la “vara” del Santissimo Crocifisso, scolpita dal Marabitti nel 1639.

Santuario di Maria Santissima delle Grazie (XVI secolo).

Santuario di Santa Maria del Rifesi.

 

Palazzo Municipale (ex Palazzo Dara)

Palazzetto settecentesco caratterizzato da un arco di entrata attraverso il quale si accede in un cortile interno adornato da una fontana. Il palazzo è di proprietà del comune dal 1948.

Palazzo dei Baroni Mancuso

Palazzo del settecentesco situato nella piazza principale e dotato di più ingressi, uno in via Vittorio Emanuele e un altro in via Armando Diaz. Il palazzo, forse originariamente dimora dei Baroni Schirò, passò ai baroni Mancuso.
Nella prima metà del Novecento a pianterreno erano allocati i trasformatori per l’elettricità prodotta dal Barone Vincenzo Mancuso Pasciuta, prima forma di alimentazione elettrica di Palazzo Adriano.

Casa d’infanzia di Francesco Crispi.

Villa del Barone Vincenzo Mancuso Pasciuta

Sita quasi alla fine di Viale Vittorio Veneto, fu realizzata tra la fine del XIX e i primi anni del XX secolo. La casa, il cui giardino è stato occupato da una costruzione moderna, fu decorata con pitture di Giuseppe Enea, pittore-decoratore palermitano attivo anche nel Teatro Massimo di Palermo. Adiacente al giardino era un altro terreno che fu donato dal Barone Vincenzo a favore della stazione del treno che fu inaugurata nel 1920.

Villa comunale (o parco della Rimembranza)

Sita in viale Vittorio Veneto, la sua costruzione iniziò nel primo dopoguerra (1920), per volere delle autorità comunali. Il parco è dedicato alla memoria dei palazzesi caduti nel primo conflitto mondiale, vi sono stati piantati 40 alberi, tanti quanto i caduti.

Fontana di piazza Umberto I

Risale al 1608. Riporta sulle lapidi, il nome degli amministratori che la fecero costruire. A realizzare la fontana, dalla caratteristica forma ottagonale, furono Nicolò Gagliano e Vito Termini (1607).

Lavatoio comunale

Fu costruito nel 1938, in pieno regime fascista, per volere di Benito Mussolini; visitando il paese in occasione dell’inaugurazione della diga del lago di Gammauta, infatti, vide alcune donne in ginocchio lavare i panni presso le sorgenti aperte di Fontana Grande, battendo la biancheria su alcune pietre, e decise di far costruire un lavatoio. L’edificio è stato restaurato alcuni anni fa.

Castello di Palazzo Adriano (secolo XIV)

Cosa vedere a Palazzo AdrianoI ruderi dell’antico Castello  si trovano sul colle S. Nicola. Edificato secondo la tipologia dei palazzi-torre, nei primi decenni del XIX secolo il castello fu adibito a residenza reale durante i rapporti che Ferdinando IV intrattenne coi palazzesi. Gli ultimi ad utilizzare la struttura furono i Borboni. 

Il castello è sede del Museo Civico Real Casina, con una sezione dedicata alla cultura Arbereshe.

Per l’importanza storica dei fatti svoltisi nei riguardi dei baroni che abitarono quel castello nel corso dei secoli, i suoi ruderi sono stati dichiarati monumento nazionale.

Pietra di Salomone

Sulla parete ovest della Pietra di Salomone si trovano alcune stanze, scavate dai bizantini e usate come vedette.

Pietra dei Saraceni

Vi è scolpita una scala che porta ad un pozzo di forma circolare, probabilmente per la raccolta dell’acqua piovana.


Riserva naturale orientata Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio

Cosa vedere a Palazzo AdrianoGran parte del territorio del comune di Palazzo Adriano ricade all’interno della riserva naturale orientata Monti di Palazzo Adriano e Valle del Sosio, istituita nel 1997 e comprendente anche i territori dei comuni di Bivona, Burgio e Chiusa Sclafani; nel territorio della riserva naturale sono stati trovati i più antichi reperti fossili della Sicilia.


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